Bistrot della Patata di Pizzoli

Fico Eataly World, Bologna
2017
progetto
Pierfrancesco Frassanito
collaboratori al progetto
Daria Zacchini
fotografie
Massimo Cocchi

Il progetto del Bistrot della Patata, all’interno di Fico Eataly World, nato in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Expansion Group, interpreta il mondo Pizzoli attraverso uno spazio dove la naturalità e l’attenzione per l’ambiente traspaiono come caratteri predominanti.
Il legno, materiale primigenio dell’architettura, scelto per le caratteristiche di durevolezza e riciclabilità, declinato nella sua forma più semplice, la tavola, diventa l’elemento generatore di tutto lo spazio.
Grazie alla ripetitività ed al ritmo nella composizione delle tavole affiancate, prende forma la struttura del soffitto, che scendendo in parete diventa fianco dei mobili espositori.
Il contenitore spaziale si suddivide al suo interno in due aree: una più intima, dedicata al consumo del prodotto, in cui le tavole di legno si staccano dalla linearità della parete espositiva per disporsi nello spazio secondo una forma sinuosa che abbraccia i tavoli del bistrot; l’altra, dedicata all’informazione sulle patate ed alla distribuzione del prodotto, per contrappunto si offre completamente alla vista dei visitatori che percorrono la galleria.
Sul fronte del bistrot un’ampia fioriera, munita di sedute, permette di vedere e toccare con mano alcune piante di patate messe qui a dimora.
Entrando l’approccio alla conoscenza dell’antico tubero parte da una visuale inedita: il visitatore si trova a confrontarsi con un ingrandimento a dismisura di una semplice patata, operazione che permette di guardarla come fosse messa sotto una lente. La patata, una volta “affettata”, può essere aperta e disposta nello spazio per consentire al visitatore di scoprire i contenuti multimediali, nascosti al suo interno, sul mondo delle patate: dalla storia alle curiosità, dalle nobili varietà alla grande versatilità culinaria. Questo elemento fuori scala diventa icona del bistrot e permette di percepire lo spazio in maniera sempre diversa in funzione delle molteplici configurazioni studiate per disporre gli “spicchi”.

Il visitatore può proseguire l’esperienza di visita “interattiva” strappando, da una parete interamente dedicata ai diversi modi di preparazione della patata, quelle ricette che più lo interessano, può acquistare le molteplici varietà prodotte dal nostro territorio ed, infine, assaporarne le specialità preparate dalla cucina del bistrot.